AL IV CONVEGNO ANNUALE ORGANIZZATO A FIRENZE DA IAG IL PUNTO SULLA SINERGIA NECESSARIA TRA PMI E STARTUP
Istituzioni, pmi e buisness angel riuniti alla Camera di Commercio di Firenze per disegnare un ecosistema virtuoso per il Paese.
Si è svolto il 4 ottobre a Firenze, IV Convegno annuale “Business Angel: il valore strategico per l’economia italiana” organizzato da IAG (Italian Angels for Growth) che ha visto oltre 200 persone tra investitori, istituzioni e PMI confrontarsi sul rapporto tra PMI e startup.
Il convegno si è aperto con i saluti del moderatore Massimo Cerofolini che ha introdotto i temi del dibattito spiegando come, in Italia, in 9 casi su 10 le belle idee non riescano a trovare uno sbocco sul mercato non superando la fase di execution soprattutto per mancanza di investimenti e per una burocrazia ancora troppo lenta in quei casi di startup che non incontrano realtà come IAG in grado di affiancarle e supportarle in ogni fase.
Esiste oggi, spiega Cerofolini, un grande divario di linguaggio tra PMI e startup che hanno priorità differenti, le prime sono spesso restie ad inserire le startup nei propri processi aziendali e le seconde temono di sminuire l’originalità della propria idea.
Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze, ha spiegato: “Stiamo cercando supporto per le imprese del territorio. Le idee che le startup selezionate da IAG portano con sé sono fondamentali in un momento in cui c’è grande forza finanziaria ma poca capacità di innovare ed il network di investitori rappresenta una garanzia. Insieme ai business angel l’imprenditoria può fare grandi passi”.
Il punto sulla capacità delle pmi di innovare è stato fatto da Antonio Leone, Presidente di IAG: “Nel 1960 la vita media di una azienda era di 60 anni, nel 2025 sarà di 15 anni. Tutte le aziende si guardano dai diretti concorrenti senza capire che oggi i competitor sono traversali e sempre più capillari, per questo i big player internazionali crescono acquisendo startup: Google ha fatto 150 acquisizioni, Facebook 69, Apple 68, Microsoft 67 e Cisco 60. Dobbiamo trasmettere alle pmi questa cultura: innovare significare evolversi”.
Dall’osservatorio privilegiato di un’associazione no profit come IAG – che ha incontrato e analizzato oltre 4.215 startup, investito in oltre 80 realtà per oltre 134 milioni – emerge che l’ultimo problema della startup siano i finanziamenti: la startup ha bisogno di conoscenza e supporto, per questo è fondamentale creare un ecosistema che lavori in sinergia, portando competenze professionali, network e finanziamenti.
In questa direzione anche l’intervento dell’Assessora all’ Innovazione Tecnologica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re: “A Firenze abbiamo creato un modello per cui istituzioni, enti pubblici e privati lavorano in sinergia per investire nel territorio, oltre ad una piattaforma, makenextinflorence.org, che presenta la rete ed i punti di forza del territorio per dare il benvenuto a chi vuole investire a Firenze. Questo progetto è rivolto anche alle imprese esistenti che devono fare formazione tecnologica, stare al passo con i tempi ed essere competitive. L’innovazione è funzionale al raggiungimento di obiettivi sociali ed ambientali, abbiamo bisogno di creatività e di nuove idee per essere al passo con gli obiettivi dell’Agenda 2030, ma senza chi investe in innovazione tutto questo non sarebbe possibile”.
A fare il punto sulla capacità delle imprese di innovare è stato Guido de Vecchi, Direttore Generale dell’Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha spiegato come il tasso di innovazione in Italia sia il 40-50% inferiore rispetto a quello di Francia e Germania e quanto, oggi più che mai, sia necessario adoperarsi per colmare questo gap. A proposito di innovazione, de Vecchi spiega: “Intesa Sanpaolo Innovation Center si dedica ai nuovi modelli di business per fare sì che queste sfide vengano accettate e vinte. Prezioso il contributo dei business angel per accelerare questo processo di integrazione in azienda delle startup, per diminuire il tasso di mortalità delle startup e ampliarne le potenzialità di andare sul mercato. Continueremo a lavorare con IAG per creare valore e recuperare quel gap che ancora abbiamo rispetto ai competitor europei. Insieme ce la faremo”.
Si sono poi alternati gli interventi di esponenti del mondo delle PMI:
• Paolo Bozzola, Moviri Group
• Mariarita Costanza, Co-fondatore e CTO Macnil GT Alarm GT Alarm Gruppo Zucchetti
• Gaetano D’Aquila, CEO GiPStech
• Tiziana Frescobaldi, Presidente Compagnia de’ Frescobaldi
• Enrico Causero, Director Cloud & New Business BU TeamSystem Group
• Enrico Loccioni, CEO e Fondatore Loccioni Group
• Giorgio Scarpelli, CTO NTT Data Italia
• Stefano Spaggiari, CEO Expert System