A livello di settore, gli ultimi dati avevano mostrato un interesse sempre maggiore verso il Fintech, soprattutto grazie ai diversi attori del mercato che hanno consentito lo sviluppo di nuovi canali e servizi finanziari più innovativi, portando ad iniziative di successo tutte italiane, come Scalapay, diventata ufficialmente lo scorso febbraio il primo unicorno del nostro Paese.
Questo trend è stato nuovamente rilevato anche dall’ultimo IAG Index, termometro dell’ecosistema startup che monitora costantemente l’evoluzione e i cambiamenti del seed venture capital, sottolineando la varietà delle opportunità di investimento a disposizione del network di Italian Angels for Growth.
I risultati positivi ottenuti dal settore Fintech accompagnano la conferma dell’interesse di IAG nei confronti delle società con modello digitale e del settore Life Science, che rimane una delle Industry che i Business Angels monitorano con particolare attenzione.
Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale di nuove startup biotech, principalmente come spin-off universitari dall’altissimo potenziale: il settore Life Science è in rapida evoluzione in Italia e nel mondo, anche grazie al forte impegno di governi, investitori e imprenditori nel contrasto alla pandemia COVID-19.
La filiera delle scienze della vita rappresenta un patrimonio di grande valore strategico, come dimostrato da alcune storie di successo nel portafoglio IAG. È il caso di Kither Biotech, società biofarmaceutica torinese che sviluppa nuove terapie per le malattie respiratorie rare, che ha chiuso recentemente un round Series B da 18,5 milioni di euro, coinvolgendo anche fondi VC internazionali, dopo essere stata finanziata nei round precedenti e supportata nel suo piano di sviluppo e di validazione preclinica da investitori italiani.
Lo IAG Index conferma la preferenza dei business angels IAG a concentrarsi su progetti in fase Seed, che corrispondono al 63,3% delle startup analizzate.
Questo dato è il risultato dell’impegno di IAG, come club deal, verso lo “smart money”, ossia il capitale che proviene da investitori in grado di contribuire attivamente nei progetti, dando pieno sostegno alle startup italiane anche a livello strategico, fino a renderle pronte all’internazionalizzazione.
Il risultato si presenta in leggero calo rispetto all’anno precedente in favore dei round Pre-seed e Series A, che hanno visto un incremento rispettivamente del +51% e +9,7%.
Le pre-money valuation degli ultimi 12 mesi mostrano un trend nuovamente in crescita: raffrontando i dati con quelli del 2021 emerge un aumento significativo dei valori in tutti i settori e in tutte le tipologie di round, rispettivamente del 26,9% nel pre-seed, 30,3% nel seed e del 17% nei series A. Le valutazioni nei round series A in particolare, mostrano aumenti significativi sia nel Digital (+18,2%) che nel Deeptech (+19%).
Le politiche di sostegno all’imprenditorialità e ai progetti strategici, in particolare i 2,5 miliardi di euro messi in campo a inizio 2022 dal MISE e assegnati a CDP Venture Capital Sgr per investimenti in startup e PMI innovative, hanno avuto un impatto decisivo su tutto l’ecosistema startup innovative in Italia, attirando nel nostro Paese nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e facendo crescere il mercato italiano del Venture Capital.
Il tema Diversity & Inclusion sta assumendo un ruolo sempre più rilevante: la diversità di genere assume una posizione ormai centrale e rappresenta una componente fondamentale per lo sviluppo di una startup e per riuscire a cogliere le opportunità di innovazione e le necessità del mercato a 360°.
I business angels IAG consolidano la propria attenzione nei confronti di questa tematica, confermando il dato positivo degli ultimi anni: oltre il 40% delle società analizzate negli ultimi 12 mesi hanno almeno un’imprenditrice nel founding team, indicando una componente ormai strutturale della presenza femminile nei team imprenditoriali. Lo dimostrano gli investimenti all’attivo del portafoglio IAG: Futurely, piattaforma di orientamento e career coaching digitale ideata da Elisa Piscitelli e Mariapaola Testa che ha chiuso un round da 1,5 milioni di dollari, e Mirta, il portale milanese di e-commerce dedicato alle eccellenze del Made in Italy fondato da Martina Capriotti e Ciro Di Lanno, che nel 2021 ha raccolto 2,5 milioni.
Si conferma la crescita di team femminili tra le startup Fintech, dove, dal 2020 ad oggi si è passati da una founder donna ogni 5 ad una ogni 2,5. Nonostante gli altri settori mostrino dei dati in leggero calo rispetto all’anno precedente, la crescita del +23% delle startup “femminili” nel settore Fintech permette di confermare il risultato del 2021.
L’introduzione del parametro ESG nel 2021 è espressione di un cambio culturale, finalizzato a riconoscere il valore di un’azienda misurabile non solo sulle sue performance economico-finanziarie ma anche sulla capacità di applicare internamente i principi dell’etica e della sostenibilità. Lo IAG Index 2022 mette in luce un risultato positivo: la quota di startup ESG compliant ha superato la maggioranza dei deal analizzati (51,9%), sottolineando la dedizione verso investimenti green.
Carlo Tassi, Presidente di Italian Angels for Growth:“In questi 15 anni di attività come leader del seed venture capital italiano, IAG ha sempre supportato l’imprenditorialità e le idee innovative, grazie alla costante presenza negli investimenti, nelle attività istituzionali, negli incontri di settore e nella condivisione di competenze per sostenere i progetti di valore. Lo IAG index è uno strumento particolarmente interessante per monitorare l’ecosistema innovazione e cogliere i trend del cambiamento nel panorama italiano”.